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Sono poche le parole chiave che possono influire sul fatto che l’email sarà aperta o no, quindi scopri come attirare l’attenzione del destinatario con il titolo della tua Newsletter.
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1. Adatta l’oggetto al tuo gruppo target
I tuoi destinatari a causa di un ritmo di vita sempre più rapido controllano i propri messaggi email velocemente, soprattutto controllano se c’è un contenuto utile per loro. Con un’oggetto generico e con un’invio di tipo »tutto a tutti«, le probabilità di attirare l’attenzione dei tuoi destinatari diminuiscono di molto.
La probabilità sarà invece maggiore se ti domanderai chi sono i tuoi destinatari e quali sono le loro caratteristiche.
Bisogna chiedersi, se la campagna di email marketing è dedicata a gruppi target di donne o uomini, qual è la loro età, quali sono le loro abitudini, desideri ed interessi. Seguili e scegli l’oggetto adeguato, creato su misura per loro. »Fai da te – gli utensili a buon prezzo« di certo non è l’oggetto migliore se vogliamo attirare nel gruppo target le donne.
È importantissimo che il destinatario capisca il contenuto della vostra Newsletter come diretto proprio a lui e che le informazioni siano per lui interessanti, rilevanti ed attuali. Però non esagerare con la personalizzazione – potrebbe risultare scortese.
2. Sii diretto e offri qualcosa di attraente
Non usare parole noiose e generiche, ma fatti notare. Accentua gli eventi aziendali, le feste, le offerte e le promozioni speciali, gli sconti oppure offri ai tuoi destinatari dei consigli utili, insomma incoraggali ad aprire le tue Newsletter.
Quello che i tuoi destinatari vedranno subito dopo l’apertura della casella postale, deciderà se i tuoi messaggi saranno aperti oppure no, per questo è cosi importante che l’oggetto sia invitante e proponga qualcosa di interessante.
Fonte: pebbledesign.com
3. Meno vale di più
Sempre di più la posta elettronica viene aperte su smartphone e tablet, dove a causa di uno schermo piccolo, l’oggetto dovrebbe contenere tra i 20 – 40 caratteri ovvero non dovrebbe superare più di 10 parole.
Uno spazio sufficente per comunicare il contenuto, il valore, la necessità e l’attualità della newsletter.
Fonte: venturebeat.com
Non dimenticare che anche la scelta delle parole è importante, difatti le ricerche mostrano, che un paio di parole lunghe, sono più facili da leggere che tante parole corte.
4. L’oggetto non deve assomigliare ad uno SPAM
L’uso di alcune parole e frasi nell’oggetto può influenzare positivamente la probabilità che la tua Newsletter non venga riconosciuta come SPAM. A questo proposito abbiamo a disposizione molte opzioni per poter scegliere l’oggetto più adatto, ad esempio: indicare le notizie attuali, offrire un utile consiglio, oppure fare una domanda interessante e promettere la risposta nel contenuto del messaggio.
Quando si pensa all’oggetto della Newsletter:
- non usare solo le lettere maiuscole e/o gli spazzi tra le lettere (gappy text),
- non usare i punti esclamativi e interrogativi ripetutamente,
- non lasciare vuoto il campo dell’oggetto,
- evita le parole tipiche per i messaggi SPAM, come »Free« o »Hello«,
- non usare nell’oggetto simboli particolari (per esempio €, ✭, ♥, …).
5. Verifica qual è l’oggetto migliore con l’A/B testing
Nell’ambito della verifica dell’efficacia delle Newsletter, nella maggior parte dei casi, vengono testate proprio le varie proposte dell’oggetto del messaggio. Ciò mostra che gli inserzionisti sono consapevoli della sua importanza. Ti consigliamo di provare diversi oggetti che possono essere divertenti e creativi, perchè l’umorismo, in quanto ammesso, è sempre ben accettato.
Risultano molto efficaci anche gli oggetti che si riferiscono al titolo di una canzone o di un film famoso. In quanto si tratta di un’offerta speciale, temporanea, non bisogna dimenticare di comunicare la rilevanza per il destinatario.
6. Segui la statistica Open Rate
Quante email saranno aperte dipende molto dalla riconoscibilità del mittente e dall’attrattività ed attualità dell’oggetto della newsletter. Se il destinatario non riconoscerà subito il mittente del messaggio ricevuto e troverà nella sua casella un’oggetto generico, c’è una grande possibilità che il messaggio rimanga chiuso.
Ti consigliamo di presentare chiaramente il nome della tua azienda o del brand e di pensare ad un’oggetto attraente. Il compito principale dell’oggetto è di suscitare l’interesse per il contenuto del messaggio.
Ti consigliamo di provare oggetti diversi e con l’aiuto della statistica Open-Rate seguire attentamente quale sarà l’oggetto vincente che attirerà il maggior numero di lettori.
Fonte: insivia.com
Le cancellazioni, come la quantità delle Newsletter aperte, sono un buon segnalatore della riconoscibilità e dell’interesse per la tua azienda o per il brand. I motivi, perché il destinatario non desidera più ricevere le tue Newsletter, possono essere molti. Spesso li troviamo nel contenuto poco interessante, rilevante o adeguato al gruppo target oppure gli invii sono troppo frequenti.
7. Prenditi il tempo necessario
Stai attento a non farti mancare il tempo e arrivare a cercare l’idea per l’oggetto all’ultimo momento, ma fai anche attenzione a non lasciarlo vuoto. La tua Newsletter in questo modo rimarrà inosservata poiché non attirerà abbastanza attenzione per colpa della superficialità e di un’oggetto scritto in modo troppo generico.
Per evitare questa situazione ti consigliamo di pensare al titolo già all’inizio della tua campagna di e-mail marketing. Scrivi alcune buone proposte e inviale anche agli altri colleghi dell’azienda.
Alla fine il risultato rispecchierà il contenuto e comunicherà la rilevanza per il destinatario, tu invece non sarai mai più a corto di tempo.
Per concludere
In un mondo dove ormai siamo costantemente bombardati dalla pubblicità se vogliamo distinguerci dalla massa ed assicurarci una nostra fetta di mercato, dobbiamo fare si che il nostro marchio si distingua ed emerga. Un modo per fare questo è sicuramente utilizzare le newslettere come mezzo di comunicazione personalizzato con i nostri clienti. Tuttavia anche in questo caso dobbiamo fare in modo che l’oggetto della nostra email colpisca l’utente, lo incuriosisca, lo spinga a leggere il contenuto e a compiere l’azione, ovvero a soddisfare il motivo per cui la newsletter è stata inviata.
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