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La segmentazione è un tema di cui si sente parlare spesso, ma nessuno spiega come iniziare questo processo. Nel seguente articolo troverai alcuni consigli utili su cosa bisogna fare durante la segmentazione e su come iniziare a raccogliere i dati dei tuoi destinatari.
1. Perché la segmentazione?
Perché cominciare a creare diversi segmenti di un database già abbastanza buono? Beh, evidentemente perché è tutt’altro che »buono«.
Ovviamente desideri che i tuoi messaggi email vengano effettivamente aperti e che i destinatari facciano click sui collegamenti al loro interno. Ma per arrivare a ciò, devi dare ai tuoi destinatari qualcosa di interessante, che abbia un valore aggiunto.
Se possiedi una lista con più di 1000 indirizzi, c’è la possibilità che la tua offerta sia generica e che non soddisfi le aspettative di tutti i destinatari.
Ovviamente questo tipo di analisi, quando hai a disposizione solo gli indirizzi email, non è possibile, perciò bisogna raccogliere i dati in un altro modo.
2. I sondaggi sono un ottimo strumento
Se subito all’inizio, durante l’iscrizione alla tua mailing list, fai troppe domande, c’è pericolo che le persone cambino idea. Le ragioni potrebbero essere due: o sono molto prudenti nel confidare i propri dati personali o semplicemente non hanno tempo per farlo.
È opportuno che il modulo di iscrizione alla mailing list consista di pochi campi (solitamente ne basta uno per il nome e uno per l’indirizzo email), il resto lo scoprirai di seguito. Dopo l’iscrizione, invia al destinatario una newsletter automatica e invitalo a compilare il sondaggio sul tuo sito web – è qui che potrai raccogliere informazioni più dettagliate su di lui.
Se al momento della registrazione avrai fatto una buona impressione, ci sono buone probabilità che il destinatario voglia collaborare e compilare il sondaggio, ma esiste un’alternativa migliore – il quiz.
Crealo in modo da non dare ai tuoi destinatari la sensazione di essere interrogati, i quiz migliori sono senza dubbio quelli divertenti.
Dare ai destinatari qualcosa in cambio delle loro risposte e del loro tempo, sarà sicuramente di aiuto. Può trattarsi di un piccolo premio che riceve chi risponde alle domande del quiz o di qualcosa che ricevono tutti gratuitamente.
3. Come devono essere le domande?
Questa, di solito, è la parte più difficile. All’iscrizione avrai già a disposizione alcuni dati sul destinatario, come l’indirizzo email e forse anche il nome, l’età e il sesso. Le domande sugli ultimi due è meglio farle alla fine del sondaggio e non all’iscrizione, per diminuire le probabilità che il destinatario cambi idea.
Ti suggeriamo di pensarci bene e raccogliere solamente i dati che sono rilevanti e utili per la tua azienda o il marchio di fabbrica – e cioè, a cosa sono interessati i tuoi destinatari.
Puoi vedere i dati, come il grado di messaggi aperti, il grado dei click ai collegamenti e il numero di cancellazioni, con l’aiuto delle statistiche delle newsletter inviate. Assicurati che il tuo fornitore di servizi di email marketing abbia a disposizione tali statistiche, che consenta di filtrare e ordinare i dati, ma anche di esportare i dati raccolti per le analisi avanzate in programmi come Excel e SPSS.
L’obiettivo principale della raccolta dei dati è quello di creare diversi gruppi di destinatari in base alle loro caratteristiche e interessi in comune. Per rendere interessante un messaggio email per i destinatari, bisogna inviare un contenuto che rifletta i loro campi d’interesse, e questo poi influisce su un grado maggiore di messaggi aperti e click ai collegamenti.
Alcuni esempi di domande per valutare il grado di soddisfazione, che si possono fare a prescindere dal settore della tua azienda:
- Quali sono i contenuti che vorresti vedere più spesso?
- Ti piacciono gli argomenti che trattiamo?
- Ti interessano più contenuti pubblicitari o educativi?
- Ti sono piaciuti gli articoli che ti abbiamo proposto?
- Con che frequenza vorresti ricevere i nostri messaggi?
4. Il sondaggio: nel messaggio email o sul sito web?
Domanda importante: è meglio reindirizzare i visitatori su una pagina creata appositamente per il sondaggio o includerlo nella newsletter? Il nostro consiglio è di inserire il sondaggio sul sito web e poi includere nella newsletter una chiamata all’azione (Call To Action – CTA) appariscente che stimoli il lettore a compilare il sondaggio in cambio di un determinato incentivo.
C’è un’altra possibilità, ed è quella di far inviare le newsletter, con un tono più personale, dal direttore, nelle quali rivolgere ai destinatari tutte le domande chiave.
Oggigiorno sono molti i pubblicitari che scelgono questo tipo di messaggi email personali, dove la forma non ha molta importanza e dove nella casella del mittente appare il nome di uno dei dirigenti dell’azienda. In questo modo si evita di dare la sensazione che si tratti di messaggi di massa.
Prova anche tu questo approccio e verifica cosa funziona meglio con i tuoi destinatari.
Al fine di creare delle campagne email efficaci o di migliorare quelle esistenti è necessario che intervistiamo i nostri utenti cercando di capire cosa suscita il loro interesse.
In poche parole
Con questo articolo speriamo di averti dato degli ottimi spunti di partenza per inizare a raccogiere dati utili sui tuoi utenti e con questo migliorare il succcesso delle tue campagne.