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L’email marketingè una cosa abbastanza semplice, ma ciò non significa che non sia soggetta a determinate regole. Anche nell’email marketing bisogna rispettare alcune regole di base, in caso contrario i nostri errori potrebbero costarci caro. Quali sono gli errori che facciamo più spesso e quali sono invece quelli che possono avere gravi conseguenze?
Siamo andati ad analizzare una serie di newsletter, inviate e ricevute, e abbiamo poi preparato una breve lista degli errori più comuni che andrebbero assolutamente evitati nell’email marketing. Questo ti aiuterà a migliorare le tue campagne di email marketing e di conseguenza anche i tuoi risultati commerciali. Ma vediamoli insieme!
Errore #1: Inviare messaggi email manualmente invece di utilizzare uno strumento per l’email marketing
Forse pensi che agli inizi non ci sia niente di sbagliato nel inviare le tue newsletter manualmente; scrivi un’email e poi la mandi ai tuoi destinatari tramite il tuo client di posta elettronica. E se ti ricordi pure di scrivere gli indirizzi email nella casella della copia nascosta, allora avrai anche la sensazione di essere diventato già un vero e proprio genio dell’email marketing.
Ma sfortunatamente, inviare le email in questo modo, non è una grande idea. Tutto è più complicato, ci sono meno possibilità di organizzare i messaggi in modo semplice e veloce, e poi c’è sempre la probabilità di fare errori. Un altro svantaggio è che non potrai seguire le statistiche che nell’email marketing sono di vitale importanza.
Come puntini sulle i: è importante anche il fornitore che scegli. Tutti offrono più o meno la stessa cosa: uno strumento per l’email marketing. Ma il fatto è che alcuni offrono più servizi di altri. Fai attenzione soprattutto che l’editor sia facile da utilizzare, che il sistema offra un analisi dettagliata dei risultati e che il fornitore ti garantisca un buon supporto e una prova gratuita.
Errore #2: Inviare messaggi email senza il consenso degli utenti
Solo perché in passato le persone hanno effettuato un acquisto nel tuo negozio non significa che puoi inviargli messaggi di email marketing. Se qualcuno ti confida la sua email, ma non ti dà il permesso esplicito per l’invio delle newsletter, è una cosa che devi rispettare. Non solo perché è giusto così e perché è l’unico modo per mantenere buoni rapporti con i clienti – ma anche perché lo dice la legge.
Questo è anche il motivo per cui utilizzare liste di indirizzi email comprati è una pessima idea. Si tratta per lo più di indirizzi di persone che non si sono mai iscritte alla tua newsletter. Non solo è probabile che la tua offerta non gli interessi minimamente, ma c’è anche il pericolo che tu abbia problemi legali. Non dimenticarti che tutti i tuoi messaggi devono contenere un collegamento che permetta ai destinatari di cancellare l’iscrizione dalla newsletter.
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Come determinare e raccogliere i consensi dei destinatari esistentiPer saperne di più su come impostare i consensi nell’applicazione di SqualoMail, leggi questo articolo. |
Errore #3: Inviare la newsletter dall’indirizzo email personale
Oggigiorno la registrazione di un dominio personale è una cosa estremamente facile che viene a costarti circa 10 € all’anno, perciò è assolutamente inaccettabile e poco professionale inviare messaggi di marketing dalla tua email di Gmail o Yahoo.
Utilizzare un tuo dominio personale ti aiuta a costruire e rafforzare il tuo marchio, oltretutto diminuisce la possibilità che il tuo messaggio venga recapitato nella cartella di posta indesiderata. E poi ha un altro vantaggio importante: il dominio, ovvero l’indirizzo email, dal quale è possibile individuare subito il mittente, aumenta in modo significativo anche il tasso di apertura dei messaggi.
Errore #4: Non assicurarsi che il dominio sia autenticato
L’autenticazione del dominio è un processo che serve a confermare l’autenticità del dominio sul server del fornitore di servizi per l’invio di messaggi email. Questo servizio potrà poi inviare messaggi a tuo nome, l’autenticazione invece aiuterà a prevenire che i tuoi messaggi vengano recapitati nella casella di posta indesiderata.
Sembra complicato? In realtà non lo è – almeno non per te. La maggior parte dei fornitori ti darà istruzioni dettagliate su cosa e come fare e perciò l’intero processo ti ruberà solo pochi minuti.
Poi dovrai aspettare qualche ora affinché l’autenticità del tuo dominio venga confermata e poi potrai cominciare a inviare i tuoi messaggi email.
Errore #5: Fare una pessima figura con il titolo (oggetto) del messaggio
Il titolo (l’oggetto) del messaggio è il tuo primo contatto con il destinatario – e se farai una brutta impressione è probabile che tutto quanto finisca qui. Le persone infatti ogni giorno riceviamo centinaia di messaggi email e non possiamo certo leggerli tutti, perciò apriamo solo quelli che attirano la nostra attenzione. All’inizio ovviamente ad attirarci è il titolo, assicurati perciò che questo sia abbastanza interessante. Titoli troppo lungi e noiosi non raggiungeranno certo il loro scopo, assicurati perciò che i titoli siano sbalorditivi, contestualmente rilevanti e sufficientemente informativi. Evita l’uso eccessivo dei punti esclamativi, lettere maiuscole e frasi scontate.
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Aumenta il tuo Open Rate: 15 idee per il titolo della newsletterCome in ogni altro tipo di pubblicità, anche nell’email marketing il 75 % del successo dipende dal titolo. È stato dimostrato che se il titolo non è convincente e non attira l’attenzione, il messaggio non viene aperto. Leggi l’elenco dei titoli o »subject« più efficaci e aumenta il grado di messaggi aperti! |
Errore #6: Il contenuto dei messaggi non è né interessante né utile
Certo, non tutti siamo nati con il dono della scrittura. Ma ciò non significa che puoi permetterti di inviare ai tuoi clienti messaggi noiosi e monotoni che non hanno alcun beneficio. Se sei nel dubbio, chiediti: ma io una newsletter così lunga la leggerei? Troppo spesso la risposta è no.
La prima regola quando si inviano messaggi email è sicuramente meno è meglio. Questo significa che devi cercare di dire il più possibile in poche parole e non dimenticarti di arricchire il tuo messaggio con qualche fotografia o addirittura qualche video. Se sarai breve e conciso e allo stesso tempo riuscirai a riportare ai destinatari della tua newsletter informazioni utili e interessanti, i tuoi messaggi saranno sicuramente ben accolti.
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Come migliorare i risultati dell’email marketing con il contenuto giustoVuoi mantenere i tuoi destinatari e farti riconoscere tra i numerosi annunci nella casella di posta? Verifica come! |
Errore #7: Evitare i filtri spam ma senza successo
Magari credi che facendo del tuo meglio, preparando contenuti di qualità e inviando messaggi solamente ai destinatari che si sono effettivamente iscritti alla newsletter, niente possa andare storto, ma sfortunatamente non è così. I filtri per la posta indesiderata, chiamata anche spam, lavorano notte e giorno e a volte lo fanno anche in modi che non hanno niente a che fare con la logica.
Il filtro antispam può essere attivato già da una parola apparentemente casuale. Così il tuo messaggio, nonostante tutta la fatica che ci hai messo, viene recapitato nella cartella della posta indesiderata. Anche determinate frasi non sono troppo popolari tra i filtri antispam, ma devi fare anche attenzione alla lunghezza dell’email; i messaggi lunghi infatti hanno più probabilità di ritrovarsi nella cartella dello spam.
Non è consigliabile neanche l’uso esagerato di foto; i messaggi che contengono solo immagini e niente testo hanno grosse probabilità di non arrivare alla casella di posta in arrivo dei tuoi destinatari.
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16 rimedi per non finire nella posta indesiderataIn questo articolo chiariremo alcuni dubbi e forniremo delle informazioni dettagliate sui messaggi che finiscono nello SPAM, sull’aiuto che può dare il fornitore della piattaforma di email marketing e anche su cosa può fare il mittente del messaggio. Continua a leggere! |
Errore #8: Non avere orari concreti di invio di messaggi email
Forse pensi che il problema maggiore siano i messaggi inviati troppo spesso, ma questo non è vero. Certo, se continui a molestare con le email i tuoi destinatari in continuazione, probabilmente non ne saranno troppo entusiasti, ma saranno ancora meno entusiasti se ti dimentichi di loro per qualche mese. Sicuramente hai tanto altro lavoro da fare e non trovi tempo per le newsletter – ma ti suggeriamo di prendertelo. Se mandi messaggi email troppo di rado, i destinatari si dimenticheranno presto di te. Forse si dimenticheranno persino di essersi iscritti alla tua newsletter e percepiranno la tua posta come indesiderata. Ti consigliamo anche di non inviare i messaggi con ritmo irregolare – niente per due mesi e poi tre messaggi in una settimana. Sarebbe meglio preparare un orario preciso per poi seguirlo attentamente. Se non hai abbastanza contenuti o tempo, imposta intervalli leggermente più lunghi tra un messaggio e l’altro, non c’è niente di sbagliato se invii solo due messaggi al mese.
Una buona idea sarebbe anche avvertire i destinatari delle newsletter con che frequenza riceveranno i messaggi già all’iscrizione, alcune aziende addirittura permettono ai destinatari di decidere da soli quante volte desiderano ricevere le news: una volta al giorno, alla settimana, al mese …
Errore #9: Non prestare sufficiente attenzione alle statistiche e all’analitica del tuo email marketing
Uno dei maggiori vantaggi dell’utilizzo di un sistema specializzato per l’invio di messaggi email, in confronto a un client di posta elettronica generico, (ovviamente oltre a semplificare e facilitare l’invio dei messaggi) è proprio l’accesso ai dati analitici. Ma sfortunatamente a dedicarsi a questi dati è un numero sempre più basso di mittenti.
I dati analitici ti dicono tutto quello che devi sapere sui tuoi destinatari. Non c’è nessun dubbio, questi dati valgono oro, rivelano infatti a cosa sono interessati i tuoi destinatari, cosa amano e cosa preferiscono acquistare. Con tutti questi dati potrai perfezionare le tue prossime campagne e raggiungere risultati migliori.
I mittenti delle newsletter spesso non sfruttano abbastanza questi dati e la ragione principale è che non sanno dove cominciare. È vero, tutti questi numeri e grafici a prima vista possono sembrare abbastanza complicati, ma una volta che gli avrai analizzati capirai presto che sono molto logici. Capire le basi della statistica ti farà sicuramente perdere un po di tempo, ma vedrai che alla fine ne sarà valsa la pena.
Errore #10: Non dedicare abbastanza tempo alla segmentazione
È vero che di tempo non ce n’è mai abbastanza – e la cosa più facile e veloce è preparare un messaggio e poi semplicemente inviarlo a tutti i destinatari sulla tua lista di invio. Ma ciò che è facile e veloce solitamente è anche poco efficace.
Investendo un po’ di tempo e sforzo nella segmentazione dei tuoi destinatari per creare liste di invio più piccole, nelle quali inserire i destinatari in base alle caratteristiche scelte, ti permetterà di raggiungere risultati migliori. Tutti preferiscono ricevere contenuti interessanti, tutti reagiscono meglio se si sentono apprezzati e tutti preferiscono effettuare l’acquisto dove si sentono capiti.
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Segmentazione – che cos’è in realtà e perché è così utile?Le aziende, che con l’email marketing ottengono i risultati migliori infatti, dedicano molto tempo e attenzione proprio alla segmentazione dei destinatari per poter comunicare con loro in modo più efficace. |
Errore #11: Non impegnarsi nella personalizzazione dei messaggi email
La tecnologia moderna ormai si è talmente evoluta che non ci sono più scuse per non rivolgersi ai propri clienti con il loro nome. Questo è sicuramente uno dei grandi vantaggi dell’email marketing – sai sempre esattamente con chi stai parlando e siccome la pubblicità nei media stampati, sulla televisione e sul web non permette un contatto così personale, sarebbe saggio approfittarne.
È molto semplice, nella maggior parte dei sistemi di invio di messaggi email lo puoi fare in modo automatico. Devi solo decidere se desideri rivolgerti ai clienti con il loro nome, nome e cognome o magari solo con il cognome, e poi impostarlo nell’applicazione. Si tratta di un piccolo passo che non ti ruberà molto tempo, ma garantirà un contatto più personale con i tuoi destinatari e questo sicuramente porterà a numerosi risultati positivi.
Errore #12: Non controllare il testo prima di inviarlo
Tutti facciamo errori, è del tutto normale, ma molti si potrebbero anche evitare. Nessuno ti condannerà se nel tuo testo ci sarà qualche piccola imprecisione, ma se i tuoi messaggi email saranno pieni di errori di battitura, senza virgole o addirittura di contenuti insensati, i destinatari perderanno interesse per i tuoi messaggi.
I numerosi errori potrebbero dare l’impressione che non ti sia impegnato abbastanza o che tu non abbia investito il tempo necessario nella preparazione della tua newsletter. Ai destinatari non piace avere la sensazione che una determinata azienda non abbia voglia di impegnarsi per loro, perciò con questo tipo di atteggiamento potresti perderli per sempre. Se non sei un talento nella scrittura e non hai né tempo né interesse per approfondire le regole grammaticali, forse non sarebbe una brutta idea chiedere aiuto a un professionista. Se non hai difficoltà nel preparare il testo, ma hai problemi con la grammatica, fai leggere il testo ad un collega per avere un riscontro sulla qualità o assumi un professionista che si occupi esclusivamente di correzione dei testi, se invece vuoi lasciare la creazione dei contenuti a qualcun altro, rivolgiti a un autore di testi.
Errore #13: Dimenticare la chiamata all’azione (CTA)
La chiamata all’azione (detta in inglese call to action ed indicata con le sigle CTA) è una delle parti più importanti dell’email e sicuramente l’elemento più efficace dal punto di vista della vendita. Perciò è alquanto schioccante il fatto che molte aziende si dimentichino di includerla nei propri messaggi.
Non fare anche tu questo errore, includi la CTA in ogni singolo messaggio. A prima vista è quasi troppo semplice e diretta per funzionare davvero, ma le ricerche hanno dimostrato che le persone per reagire hanno bisogno di una chiamata chiara. Nella chiamata all’azione perciò non devi essere insicuro o indeciso, devi dire chiaramente ciò che vuoi che i destinatari facciano.
Degli ottimi esempi di CTA sono, per esempio, «Clicca qui per avere maggiori informazioni», «Iscriviti subito» o «Guarda i prodotti in offerta».
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Chiamata all’azione – le 6 pratiche miglioriIl successo delle conversioni finali dipende proprio dalla sua persuasività, perciò scopri come creare una perfetta chiamata all’azione per la tua campagna di email marketing successiva! |
Errore #14: Progettare male i messaggi email
Durante la progettazione dei tuoi messaggi email devi fare attenzioni a dei dettagli importanti. È sconsigliato, per esempio, utilizzare le lettere maiuscole o troppi punti esclamativi, specialmente nel titolo del messaggio. Poi è molto importante dividere il contenuto del messaggio in sezioni non troppo grandi – a nessuno piace leggere un testo ammucchiato senza titoli secondari o paragrafi.
La cosa migliore sarebbe mantenere la quantità del testo al minimo e in ogni caso questo va diviso e circondato da sufficiente spazio bianco. Lo stesso vale anche per gli elementi come le immagini, i video e i pulsanti; intorno ad essi deve sempre esserci abbastanza spazio vuoto per evitare che il testo appaia confuso e illeggibile.
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9 semplici consigli per un design email efficaceNel seguente articolo troverai alcuni consigli semplici e utili che ti aiuteranno a organizzare e creare messaggi di email marketing più attraenti ed efficaci. Provali anche tu! |
Le immagini sono un ottimo strumento, ma esistono delle regole a riguardo. Tutte devono essere delle stesse dimensioni (o devono almeno seguire uno schema specifico) e della stessa qualità. Se aggiungi sulle immagini del testo, assicurati che sia facilmente leggibile e fatto in modo professionale – non che sembri fatto da un alunno delle elementari. Assicurati anche che le immagini non siano troppo grandi; alcuni client di posta potrebbero non lasciarle passare, oltretutto queste immagini ci mettono troppo tempo per caricarsi e i destinatari durante questo tempo potrebbero perdere l’interesse e chiudere il messaggio.
Un altro trucchetto: inserisci sempre nelle immagini il collegamento al tuo sito web. Molte volte i destinatari cliccano sulle immagini, perciò è molto utile se vengono reindirizzati sul tuo sito dove avranno a disposizione più informazioni. Tutti i collegamenti, sia quelli nelle immagini che quelli nel testo, nei pulsanti e nelle altre parti della newsletter devono essere controllati – i collegamenti che non funzionano sono davvero una cosa fastidiosa.
La CTA non deve far parte dell’immagine, ma deve sempre essere parte integrante di un pulsante. Si tratta di una parte importantissima del messaggio e se per caso una delle immagini non venisse caricata significherebbe che il destinatario non vedrà la chiamata all’azione. Nel messaggio deve essere visibile anche il tuo marchio, così i destinatari sapranno con chi stanno comunicando.
Verifica sempre come viene visualizzato il tuo messaggio su diversi dispositivi per evitare spiacevoli sorprese. Oggigiorno le email vengono lette su diversi tipi di dispositivi, perciò è importante che i tuoi messaggi vengano visualizzati correttamente su tutti. Anche qui può aiutarti il sistema di SqualoMail che ti garantisce di vedere un’anteprima della tua newsletter su diversi tipi di dispositivi.
Per concludere …
Ora conosci tutti gli errori imperdonabili – se rispetterai le regole di base ed eviterai questi errori, sarai sulla buona strada per creare ottimi messaggi di email marketing. Forse ora ti sembra che ci siano troppe cose e troppi dettagli da ricordare. Puoi aiutarti scrivendoti i punti più importanti e poi, prima di inviare il messaggio, rivedere velocemente l’elenco per controllare che tu abbia veramente pensato a tutto.
Ti auguriamo di fare pochi errori e creare tante campagne di successo!
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